STEFAN BELLOF, UN FIORE RACCOLTO TROPPO PRESTO
Nel purtroppo ampio mosaico di piloti che avrebbero potuto regalare emozioni agli appassionati, un posto di riguardo lo merita Stefan Bellof, nato nella Germania Ovest il 20 novembre del 1957.
La sua carriera nelle formule minori comincia relativamente tardi, ma questo non gli impedisce di scalare con velocità tutte le categorie fino alla formula 2, dove si distingue per la sua particolare abilità sul bagnato. Agli impegni con le monoposto, il tedesco alterna anche qualche partecipazione nella categoria sport prototipo, correndo una 1000 km di Spa Francorshamps.
Da qui la carriera di Bellof decolla: la Rothmans, l'azienda di tabacco che sponsorizza la squadra ufficiale Porsche nel mondiale Endurance, fiuta l'affare di mettere un pilota tedesco al volante di una vettura tedesca, in coppia con Derek Bell. Alle prime vittorie a Silverstone, Fuji e Kyalami, seguirà l'impresa più famosa del corridore teutonico: un incredibile giro sul Nurburgring entrato nella storia dei motori, concluso in 6 minuti e 11 secondi.
La Formula 1 non può rimanere indifferente, e parte così la corsa per accaparrarsi uno dei talenti più promettenti nel panorama delle corse; sarà la McLaren a offrirgli un test, che Bellof supera a pieni voti. Sembra fatta, ma la Rothmans blocca tutto, essendo la scuderia di Woking sponsorizzata da un'altra famosa marca di sigarette, dovendo ripiegare nel 1984 sulla meno competitiva Tyrrell, dotata ancora di una motorizzazione aspirata, non certo la vettura ideale per mostrare al mondo il proprio talento.

Nonostante i limiti della vettura, Bellof si fa notare sotto al diluvio nel gran premio di Monaco. Da ventesimo, il tedesco risale fino al terzo posto a suon di giri veloci, ma purtroppo il suo momento di gloria coincide con quello di un altro pilota in rimonta, Ayrton Senna, che di fatto mette in secondo piano la prestazione dell'alfiere della Tyrrell. La squadra inglese incapperà poi in una pesante squalifica che la estromette a partire dal gran premio d'Italia dal mondiale, ma che soprattutto cancella tutti i risultati dei suoi piloti, compreso il podio di Montecarlo

Nel 1985 Bellof rimane in Formula 1 ancora con la Tyrrell, ottenendo un buon sesto posto a Estoril, ancora una volta offuscato dalla prestazione di Ayrton Senna, che in quel gran premio bagnato ottiene la prima vittoria, e un quarto posto tra le strade di Detroit; dal lato Endurance, il tedesco firma con la scuderia di Walter Brun, che gli mette a disposizione una Porsche 956. Sarà la vettura con la quale l'1 settembre di quell'anno il pilota troverà la morte, al culmine di un duello con la Porsche 962 di Jacky Ickx, finendo dritto a 260 km/h contro le barriere, lasciando purtroppo i suoi sogni e i suoi 27 anni alla curva dell'Eau Rouge Radillon, alimentando i rimpianti di chi avrebbe voluto vederlo magari un giorno battagliare sotto l'acqua con il grande Senna.
Scritto da Diego Romano
Foto: Repertorio storico