JACQUES VILLENEUVE, QUANDO IL FIGLIO SUPERA IL PADRE

JACQUES VILLENEUVE, QUANDO IL FIGLIO SUPERA IL PADRE

Nel giorno del compleanno di Jacques Villeneuve, la nostra rubrica tratterà del suo unico mondiale conquistato nel 1997, uno dei più avvincenti e controversi della storia.

Alla vigilia della nuova stagione di corse, il binomio Williams Renault gode ancora del favore dei pronostici nonostante la partenza, direzione Arrows, dell'esperto campione del mondo in carica Damon Hill, che passa così il testimone di prima guida nel team al giovane Jacques Villeneuve, in F.1 da solo un anno, ma già in grado di lottare per l'iride.

Lo sfidante più accreditato è Michael Schumacher, al secondo anno di Ferrari, e deciso più che mai a confermare il trend positivo fatto registrare nella parte finale della scorsa stagione, culminato con l'indimenticabile vittoria di Monza davanti a un pubblico in visibilio.

Nell'arco di 16 gare i due danno vita a un duello equilibrato, dove ogni tentativo di fuga mondiale viene neutralizzato: la Williams non dimostra una superiorità schiacciante, e la scuderia di Maranello alterna incredibili passi da gigante a prestazioni mediocri. I due alfieri sono inoltre protagonisti di una curiosa statistica: non hanno mai condiviso nel corso della stagione neanche un podio.

Michael Schumacher e Jacques Villeneuve arrivano all'atto finale di Jerez, gran premio d'Europa, separati da un punto soltanto; ad aggiungere un tocco di leggenda a questo incerto campionato ci pensa la sessione di qualifica del sabato, dove i due sfidanti e Heinz Harald Frentzen fermano il cronometro sullo stesso identico tempo di 1'21"072. La pole però va al canadese, che per primo ottiene il tempo.

Alla partenza si scatena la prima gioia del popolo rosso, tenuta a freno da ormai 18 anni di digiuno. Il tedesco supera il rivale, che facendo pattinare le ruote si dimostra il meno lucido, infilato addirittura dal compagno di squadra, che gli rende poi la posizione dopo 8 giri. Schumacher e Villeneuve rimangono sempre a debita distanza, con il due volte campione del mondo che conserva la leadership anche dopo le due soste ai box.

Sembra fatta. Sembra davvero fatta. Villeneuve tenta il tutto per tutto, mettendo pressione e avvicinandosi sempre più. A ogni giro il distacco si assottiglia e quello che per la Ferrari era un sogno si sta trasformando lentamente in un incubo. Michael crolla, Jacques si fa sotto e al 47° giro il figlio d'arte vede un varco e ci si infila, con l'alfiere del Cavallino che cerca di chiuderlo, ma finisce mestamente la corsa nella sabbia.

È la fine dei giochi; la sentenza è un macigno troppo difficile da digerire per il popolo ferrarista, costretto a vedere Villeneuve, figlio dell'idolo di gioventù di un'intera generazione di tifosi, conquistare quel titolo che il padre Gilles, nonostante l'immenso talento, non era mai riuscito a vincere.

Schumacher esce ridimensionato, squalificato dal campionato e con le ossa rotte ma negli anni, con le sue molteplici vittorie, saprà rialzarsi e riscattare, seppur non del tutto, questa magra figura rimediata in mondovisione.

Scritto da Diego Romano
Foto: Repertorio storico

F1, Ferrari, SCHUMACHER, Motorsport, History

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