TRE GIORNI IN BAHRAIN, SONO SERVITI ALLA FERRARI?

TRE GIORNI IN BAHRAIN, SONO SERVITI ALLA FERRARI?

Il periodo che va dal 26 al 29 febbraio rappresenta una fase cruciale per la Scuderia Ferrari, così come per tutte le squadre di Formula 1. In questi giorni, vi sono le attività fondamentali che prevedono i test pre-stagionali e la definizione delle strategie per il campionato. Analizziamo in dettaglio cosa è accaduto in casa Ferrari durante questi giorni chiave.

Quest’anno le nuove monoposto affrontano la prima ed unica sessione di test pre stagionali sul circuito di Sakhir, in Bahrain.

Nella prima giornata, in mattinata, ha debuttato, in modo ufficiale, Lewis Hamilton con la Ferrari, il pilota britannico ha registrato 70 giri, il distacco rispetto al primo è stato di 0,406 secondi.
Hamilton ci ha mostrato un approccio molto metodico in questa prima fase, inizialmente ha registrato lunghi stint con pneumatici hard. Successivamente ha fatto il suo ritorno in pista con pneumatici medi, migliorando i suoi tempi, da questa prima sessione si evince il grandioso lavoro del britannico nella gestione gomma, tuttavia ha commesso dei piccoli errori che ci portano a vedere il nostro pilota che si sta adattando alla nuova vettura.

Nel pomeriggio, dello stesso giorno, abbiamo potuto vedere un Leclerc che rapidamente ha messo a tabbellino il miglior tempo, però la sessione è stata sospesa causa un blackout, seguito da bandiera rossa e una situazione di stallo durata circa un’ora. Nonostante questo piccolo inconveniente il pilota monegasco, ha mantenuto una certa competitività, rimanendo fra i primi quattro di giornata.
Prendendo in analisi lo stile di guida usato, abbiamo potuto notare un approccio dedito a comprendere e ottimizzare la nuova SF-25, di fatto è stata evidenziata, dal pilota, la necessità di apportare modifiche riguardanti gli inserimenti in curva.

La mattina della seconda giornata,27/02, ha visto Lewis Hamilton registrare il miglior tempo, 1’29’’379’’’, completando 40 giri. Performance aiutata anche da una condizione meteorologica abbastanza uggiosa, come ben sappiamo il britannico ha sempre dato sicurezze sul bagnato.
In questa sessione, il nostro pilota, ha di certo mostrato uno stile di guida di gran lunga più pulito e controllato rispetto a quello della giornata precedente, ha mantenuto un ingresso in curva molto pulito, sfruttando il grip ed evitando, quanto più possibile, il sottosterzo. Abbiamo notato anche il consueto uso intelligente della parte frenante della monoposto, il trail braking è stato quasi perfetto. Anche in uscita dalle curve è stato possibile notare come abbia acquisito maggiore padronanza nella gestione della trazione sulla nuova SF-25.
Nel pomeriggio, nonostante un inizio promettente, Leclerc, penalizzato anche da alcune intemperie, è riuscito a piazzarsi comunque fra i primi quattro, registrando 1’29’’431’’’, classifica che invece ha visto raggiungere la vetta a Carlos Sainz, con 1’29’’348’’’, piazzandosi anche davanti ad Hamilton.
Nonostante tutto si è evidenziato un ritmo competitivo e tenace nel monegasco, il suo approccio, rispetto a quello visto nella prima giornata, può risultare più “analitico”, evidente è la ricerca di una soluzione per migliorare in curva con la nuova monoposto.
Rispetto alla frenata di Hamilton, Leclerc ha adottato una stile più aggressivo cercando di avere maggiore velocità all’interno della curva. Tuttavia si è notato che in alcuni punti la vettura risultava instabile in fase di decelerazione.

Nella mattinata dell’ultimo giorno, Leclerc ha registrato il miglior tempo, questa sessione è stata caratterizzata da insoliti eventi, tipo l’entrata,non autorizzata, in pista di un autobus, che hanno causato una bandiera rossa.
Lo stile adoperato in questa sessione dal monegasco è stato più aggressivo, nonostante alcuni problemi di bilanciamento della nuova SF-25 Leclerc è riuscito a mettere a segno un 1’30’’811’’’. Si è notato anche un problema in uscita dalle curve, che portava una certa instabilità nel posteriore. Evidente è  il netto distacco della velocità in curva rispetto alla SF-24.
Nel pomeriggio, Hamilton ha completato 47 giri, registrando un 1’30’’345’’’, anche in questa sessione abbiamo avuto diverse interruzioni. 

L’inglese ha mostrato uno stile di guida metodico, ha lavorato più a stretto contatto con il team, mostrando anche la sua attenzione nell’imparare l’italiano.

Suntivamente possiamo concludere osservando una Ferrari sicuramente migliorata rispetto a quella della scorsa stagione, bisognerà comunque attendere le modifiche legate ai problemi evidenziati dai piloti durante questi test pre campionato, ma le speranze sono delle migliori.


Scritto da Christian Pio Gragnaniello
Foto: Skysport e Formula1.com

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