FERRARI-MCLAREN: ECCO PERCHÉ È ANCORA PRESTO TRARRE CONCLUSIONI

FERRARI-MCLAREN: ECCO PERCHÉ È ANCORA PRESTO TRARRE CONCLUSIONI

I tre giorni di test si sono conclusi e c’è già chi ha provato a trarre delle conclusioni. Tuttavia mai come quest'anno è davvero difficile riuscire a stilare una classifica provvisoria in attesa del Gp di Australia in programma il 16 Marzo. Dopo 5 anni infatti, la gara inaugurale non si disputerà nello stesso circuito in cui i team hanno accesso ufficialmente le vetture. Inoltre quest’anno sono emerse nuove variabili che hanno complicato ulteriormente l’interpretazione dei test, rendendo difficile il confronto tra simulazioni effettuate in giornate diverse, soprattutto a causa delle ampie fluttuazioni delle temperature. Ad esempio, nel secondo giorno, anche nelle ore più calde, la temperatura della pista non ha superato i 19°C, un valore decisamente inferiore a quello registrato durante le serate del GP del 2024. È stato solo nell'ultima giornata che l'asfalto ha iniziato a riscaldarsi, raggiungendo picchi di 33°C, più in linea con le temperature tipiche del Bahrain, ma comunque inferiori rispetto ad altri test precedenti, quando si toccavano anche i 40°C. Le condizioni meteo più fresche, accompagnate da un vento piuttosto forte, hanno avuto un impatto sul lavoro delle squadre, rendendo ancora più complesso analizzare e confrontare i dati raccolti, rispetto a quanto ci si aspettasse.

“La regina di Febbraio” è stata sicuramente la Mclaren: entrambi i piloti hanno completato il lavoro che era stato programmato senza particolari intoppi dimostrando un progetto partito da una base solida. La macchina si è mostrata subito con un forte retrotreno (caratteristica fondamentale per il tracciato di Manama) e con un'importante gestione della gomma. Infatti sia Norris che Piastri hanno completato due simulazioni di gara su tempi decisamente interessanti, con Norris addirittura un minuto più veloce (!) della gara di Verstappen lo scorso anno. Tuttavia è bene ricordare che, con temperature decisamente più basse, le condizioni sono state decisamente differenti: nel tracciato del Bahrain la gomma è soggetta a degrado termico, quindi i tempi tendono ad avere una curva crescente all’interno dello stint. Nel caso di giovedi con 15 °C ha tolto questa variabile, rendendo non totalmente attendibile la simulazione: “McLaren favorita? Abbiamo trovato condizioni anomale in Bahrain. Mi aspetto una stagione ancora più compatta del 2024".
LA giornata con maggiore difficoltà per la vettura papaya è stata il venerdì mattina, che con temperature più “umane” è andata un po’ in crisi con il posteriore.
Quasi nello stesso tempo di Norris, anche Leclerc ha svolto una simulazione di gara prendendosi dai 3 decimi al secondo ad ogni giro. Fare un confronto è difficile perché le mappature motore e probabilmente i carichi di benzina differivano non di poco. Prendiamo in considerazione un giro del secondo stint di Norris e Charles con la mescola C1 (ovvero la gomma H del gp del Bahrain):

Possiamo notare come come in tutti gli allunghi la Ferrari prenda in tutti gli allunghi da 3 ai 5 km/h, con un clipping importante al termine del rettilineo principale. La mappatura più spinta del motore mercedes è apprezzabile in particolare tra curva 11 e 12 oppure in percorrenza della 3, con una curva di accelerazione decisamente più ripida in favore del pilota inglese (freccia verde).

Uno dei pochissimi giri svolti dalla rossa con una mappatura un po’ spinta è stato quello di Lewis Hamilton alla fine del terzo giorno, con un crono di 1:35:9. Questo tempo lo possiamo considerare come un primo giro di un passo gara, che è in linea con quello svolto da Piastri a parità di condizioni:

In questo caso notiamo una Ferrari più veloce sul rettilineo anch eper via di un ala più scarica e decisamente a suo agio nello snake, area particolarmente sofferta dalla SF 24. La Mclaren per conto suo dimostra una grande stabilità in frenata e un’ottima percorrenza di curva. Anche in questo caso è difficile fare un confronto curva per curva, dato che non si conoscono i parametri fondamentali
Per concludere possiamo dire con certezza che il team di Andrea Stella sia assolutamente in grado di lottare per qualcosa di importante e di una Ferrari che ancora deve comprendere completamente il nuovo cinematismo della sospensione anteriore pull rod, con un potenziale importante da estrarre. Per gli uomini di Maranello è una corsa contro il tempo, ma questa è la Formula Uno.



Scritto da Giacomo Marzola
Foto: F1-tempo.com

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