TRA PIOGGIA, CAOS E DISASTRO FERRARI: A ZANDVOORT TRIONFA SUPER MAX !

Rientro dalle ferie estive impeccabile per il numero 1: a casa sua vince una gara a dir poco caotica. La causa? La pioggia: la vera protagonista del weekend olandese. Secondo un inferocito Alonso, seguito da Gasly che si prende il podio grazie ad una penalità di 5 secondi data a Perez. Disastro in casa Ferrari: lo spagnolo riesce a chiudere quinto, mentre Leclerc è costretto a ritirarsi.
LA PIOGGIA – Illude più volte durante i 72 giri. In primis al via: permette una partenza sull’asciutto ma già dopo un minuto inizia a cadere con intensità moderata su più punti della pista. La maggior parte dei team, tra cui Red Bull, decide di richiamare uno dei piloti, cercando di diversificare la strategia tra compagni di squadra. Ma l’attenuazione tanto sperata non arriva e, complici traversi e uscite di pista contenute, quasi tutti i piloti si vedono costretti a rientrare ai box: la pit line diventa un’autostrada affollata dal controesodo estivo.
Dopo il primo pit stop, la pioggia si placa e la pista inizia ad asciugarsi velocemente. Ma le sorprese non sono finite: a gara già ben inoltrata, ritorna più copiosa di prima e Sargeant finisce a muro. Poco dopo il rientro della safety car, anche Zhou viene beffato dalla pioggia. Bandiera gialla e poi rossa. Si riparte oppure no? Alla fine sì e Super Max trionfa!
IL CAOS FERRARI – Weekend da dimenticare per la Rossa, in particolare per Leclerc. Al via un contatto con Piastri danneggia l’ala anteriore ma al giro 2, quando il monegasco rientra ai box per montare le gomme intermedie, nessuno la sostituisce. Tutti i meccanici sono impegnati nel cercare le gomme perché inspiegabilmente non erano pronte: 13 secondi di pit fanno perdere l’occasione di star davanti a Perez! Le sventure però non cessano e l’apice viene raggiunto con il team radio che annuncia il ritiro della monoposto numero 16: ha poco senso continuare con un fondo danneggiato e un amplificato sottosterzo.
Unica consolazione per il Cavallino? Il quinto posto per il quale Sainz ha lottato con le unghie e con i denti.
ALONSO – Ingestibile e formidabile con quel doppio sorpasso in curva 3 al primo giro. Lì dove sorpassare pare possibile solo all’esterno, lo spagnolo sceglie la traiettoria interna: solo ammirazione per quel 42enne che si diverte come un 20enne. Non molla nemmeno sul finale…pazzo scatenato si aggrappa agli scarichi di Verstappen cercando di tenerne il ritmo ma poco può fare la sua Aston Martin con l’astronave Red Bull. Secondo posto alla bandiera a scacchi per lui.
MERCEDES – “Nei primi 15 giri abbiamo sbagliato tutto il possibile” così Toto Wolff commenta l’incommentabile. Giornata amara in particolare per Russell: partito terzo con una strepitosa qualifica, la sua gara finisce con il ritiro agli ultimi giri per un contatto con Norris. "È stata una giornata difficile, sono entrato in gara aspettandomi di lottare per un podio e ho concluso 17°. Ci aspettavamo solo pochi minuti di pioggia, invece, è durata quasi 10. Dobbiamo capire perché le nostre previsioni ci hanno indicato questa situazione, è quel che ha rovinato la nostra giornata". Unica consolazione il sesto posto di Hamilton anche se con W14 si poteva ambire a piazzamenti ben più alti.
MAX MAX SUPER MAX – Brilla di luce propria. Macina giri veloci su giri veloci e il risultato, seppur scontato, è del tutto meritato. “La vittoria qui è incredibile, anche se il meteo oggi non ci ha reso la vita facile. […] Prendere la decisione corretta, sempre, non è stato semplice. Non nascondo che prima dell’ultima ripartenza ho avuto la pelle d’oca. Voglio ringraziare i tanti fan che hanno presenziato sulle tribune. Hanno cantato, ballato e supportato per tutta la corsa, nonostante la pioggia. Grazie! Sono felice di aver eguagliato le nove vittorie consecutive di Sebastian Vettel, ma per il futuro preferisco pensare gara dopo gara. Conquistare la decima alla prossima? Vediamo, intanto godiamoci questo straordinario fine settimana”.
foto di Formula1.com
Scritto da Gloria Dal Bianco