NUMBERS: MCLAREN VOLA, MERCEDES CI PROVA, FERRARI C’È!

Nella scorsa puntata di Numbers, programma d’analisi tecnica e strategica del mondo Formula 1, l’ospite speciale Federico Albano ha offerto interessanti spunti su un weekend di gara considerato tra i più coinvolgenti della stagione, almeno fino all’ingresso della safety car.
Uno dei temi principali è stato quello legato ai problemi tecnici delle monoposto, in particolare quelli della McLaren. Le difficoltà sembrano ruotare attorno alla centralina e al DRS, il cui malfunzionamento – forse legato al caldo estremo – ha spinto il muretto a consigliare a Norris di passare alla modalità manuale. In questo quadro si inseriscono anche le carenze della McLaren nei tratti rettilinei e in scia, che hanno reso difficoltoso il recupero per Norris dopo le sue vicissitudini in gara.
Sul fronte Mercedes-Ferrari, Albano ha messo in luce che il vantaggio della scuderia tedesca non deriva tanto dalla gestione dei flussi aerodinamici – aspetto spesso al centro del dibattito – quanto dalla maggiore efficacia in fase di trazione. Un dettaglio che, a livello di performance complessiva, sta facendo la differenza.
In casa Ferrari, colpisce la dissonanza tra le dichiarazioni post-gara di Leclerc e quelle del team principal Vasseur. Il monegasco ha affermato che, senza la safety car, la vittoria era a portata di mano, anche se ha ammesso che gli aggiornamenti portati non erano ideali per il tipo di circuito. Leclerc ha chiuso comunque alle spalle di Russell, lasciando intendere che eventuali miglioramenti potrebbero vedersi già a Jeddah. Il target realistico? Avvicinarsi alla Mercedes, magari guadagnando un paio di decimi su Russell.
Un team radio rivela inoltre un dettaglio interessante: Leclerc sembra aver trovato qualcosa in più nella monoposto, che gli ha permesso di ottenere tempi significativamente migliori rispetto ad Hamilton. Il pilota inglese, dal canto suo, ha ribadito quanto sia complesso adattarsi a una nuova scuderia, tra motore e sistema frenante completamente differenti.
Il bretone fatica persino a individuare il pulsante per attivare la modalità safety car, segnale di un feeling ancora non perfettamente consolidato con la vettura. Tuttavia, sir Lewis si dice fiducioso: vede segnali di miglioramento rispetto all’inizio del campionato.
Capitolo McLaren: Oscar Piastri continua a sorprendere. Dopo la pole, l’australiano ha confermato di meritarsi il sedile costruito con impegno sin dalla scorsa stagione. Se nella scorsa stagione era Lando Norris ad avere spesso qualcosa in più nel finale di gara, quest’anno Piastri mostra solidità mentale e tenuta psicologica che lo stanno rendendo sempre più protagonista.
Infine, non poteva mancare un approfondimento sulla Red Bull. Il team campione in carica sembra attraversare una fase turbolenta, anche ai vertici. Si rincorrono voci su una clausola nel contratto di Max Verstappen: se alla pausa estiva non sarà tra i primi tre in classifica, potrà rescindere il contratto. Ma in tal caso, dove andrebbe? Mercedes, che ha appena rinnovato anche Russell, sembra una pista complicata. Tuttavia, resta lo scenario Antonelli: partito benissimo nella sua stagione d’esordio in F1, l’italiano ha già mostrato sprazzi di talento puro – sorpasso su Max incluso – e carattere da veterano, non risparmiando nemmeno critiche alla strategia del proprio team.
La suggestione è chiara: Mercedes potrebbe scegliere di far maturare Kimi Antonelli in una serie minore per poi puntare tutto su Super Max?
Il paddock osserva, e il mercato piloti si scalda.
Scritto da Christian Pio Gragnaniello
Foto: Formula1.com