I DATI DI NUMBERS CI AIUTANO A CAPIRE MELBOURNE

Analisi del primo GP: Rookie promettenti, Ferrari da decifrare e la solita Red Bull di Verstappen
La nuova stagione di Formula 1 è iniziata e il primo Gran Premio ha già offerto numerosi spunti di riflessione. Nell’ultimo episodio di Numbers, con l’ospite speciale Federico Albano, si è discusso approfonditamente delle principali tematiche emerse dal weekend di gara.
I rookie e il debutto di Antonelli
Grande attenzione è stata riservata ai debuttanti della stagione. Gabriel Bortoleto ha mostrato ottimi segnali nelle prove libere, ma è stato sfortunato in gara. Diverso il discorso per Kimi Antonelli, protagonista di una prestazione straordinaria, tanto da essere considerato il miglior esordiente del weekend. Il suo sorpasso su Alexander Albon ha ricordato a molti l’esordio di Max Verstappen in Brasile, lasciando intravedere un grande potenziale. Un risultato frutto anche dell’intenso lavoro svolto nei mesi precedenti, con circa 10.000 km percorsi su monoposto Mercedes più datate e numerose sessioni al simulatore. L’auspicio è che il giovane talento italiano non venga “bruciato” troppo in fretta.
Ferrari tra difficoltà e speranze
La prestazione della Ferrari è stata uno dei temi più caldi dell’analisi. Il weekend del Cavallino Rampante va esaminato su più livelli: la competitività mostrata il venerdì è crollata drasticamente tra sabato e domenica. La vettura è cambiata sensibilmente da un giorno all’altro, e sia la Ferrari che la Haas hanno evidenziato problemi legati al cambio e alla gestione del pompaggio aerodinamico.
Il sabato ha portato in dote una qualifica deludente, con Charles Leclerc penalizzato dall’incompleto ultimo tentativo, proprio quando la pista stava migliorando. Tuttavia, nonostante il risultato deludente, sia Leclerc che Lewis Hamilton hanno fatto trasparire un certo ottimismo per il futuro, suggerendo che il potenziale della Ferrari sia superiore a quanto visto in gara. Le parole di Frédéric Vasseur vanno nella stessa direzione: la “vera” Ferrari sarebbe quella vista nelle prove del venerdì.
Sul piano tecnico, la monoposto ha mostrato una finestra di bilanciamento molto ristretta, passando rapidamente dal sovrasterzo al sottosterzo con minime modifiche di assetto. Inoltre, l’ipotesi che la macchina sia stata “alzata” per migliorare le prestazioni in condizioni di pista bagnata solleva dubbi sulla reale comprensione dell’assetto ottimale. Andrea Stella, team principal della McLaren, ha lanciato un’osservazione interessante, suggerendo che la Ferrari potrebbe non aver ancora espresso tutto il suo potenziale.
Max Verstappen: un talento sopra la macchina
Secondo Federico Albano, Max Verstappen è l’unico pilota in griglia in grado di fare una reale differenza rispetto alla monoposto che guida, un talento paragonabile a quello di Michael Schumacher. La Red Bull, seppur dominante, non è esente da difetti: la rigidità della vettura e la gestione del carico aerodinamico sono aspetti critici. Tuttavia, il campione olandese riesce a compensare queste difficoltà con il suo stile di guida unico. I dati del primo stint mostrano chiaramente come Verstappen si sia ritrovato tra le due McLaren, dimostrando la competitività della concorrenza e le piccole difficoltà della RB20.
Strategia Ferrari e il fattore DRS della Red Bull
Uno dei problemi storici della Ferrari è la gestione strategica, e anche in questo primo GP la situazione non è migliorata. I team radio hanno evidenziato confusione e scelte discutibili, aspetto che il team di Maranello dovrà necessariamente risolvere se vuole competere con i migliori.
Per quanto riguarda la Red Bull, ancora una volta è emersa la straordinaria efficienza del DRS, che continua a rappresentare un vantaggio decisivo rispetto alla concorrenza. La McLaren, dal canto suo, ha mostrato un equilibrio interessante tra carico aerodinamico elevato e velocità di punta in linea con la Ferrari, segno di un progetto ben bilanciato.
Tsunoda sorprende
Infine, una menzione speciale va a Yuki Tsunoda, autore di una prestazione sontuosa. Il giapponese ha mostrato velocità e maturità, confermandosi un pilota in crescita e sempre più consistente.
Il primo Gran Premio della stagione ha dunque fornito indicazioni importanti: Ferrari è ancora un’incognita, Red Bull deve affinare alcuni dettagli, mentre la McLaren si conferma una minaccia concreta. La stagione è appena iniziata, ma le premesse per un campionato avvincente ci sono tutte.
Scritto da Christian Pio Gragnaniello
Foto: formula1.com