FORMULA 1, COSA ASPETTARSI DALLA PRIMA GARA IN BAHRAIN?

I Responsi dei test ci hanno fatto capire molte cose.
Come abbiamo detto nei articoli precedenti ci sono le certezze, gli inseguitori e le sorprese.
La Red Bull è apparsa ancora come la squadra da battere. Una dei punti chiave dell’evoluzione della RB19 è da ricercare nella nuova scocca alleggerita e poi ha lavorato alla fiancate, alla pance e al fondo, con l’obiettivo, che per adesso sembra perfettamente riuscito, di avere una monoposto veloce ed equilibrata.
La Ferrari con l’evoluzione della monoposto dell’anno scorso ha migliorato in diversi aspetti, ma non sembra che possa ancora impensierire i campioni del mondo. monoposto è parso Sainz, che si è detto molto soddisfatto dell’evoluzione. Al contrario, Leclerc, pur avendo dichiarato che la monoposto è più veloce rispetto a quella dello scorso anno, non è parso propriamente entusiasta dell’evoluzione.
La sorpresa invece è Alonso con la sua Aston Martin. La scuderia inglese, sotto la guida del capo ingegnere Luca Furbatto, ha cambiato molto rispetto alla passata stagione, presentando una monoposto diversa per il 95%. Lo spagnolo il primo giorno ha siglato un sonoro 1’32”866, appena 29 millesimi più lento di Verstappen. L’obiettivo dichiarato è quello di essere alle spalle dei migliori tre team.
L’incognita invece è ancora la Mercedes, che con la sua W14, è parsa un po’ in difficoltà. Pur avendo risolto il problema del saltellamento, la monoposto ha manifestato problemi di aderenza. Inoltre, il guaio idraulico che ha fermato Russell nella giornata del 24 febbraio, rappresenta un campanello d’allarme che non può essere sottovalutato.
Alfa Romeo che AlphaTauri sono sembrato molto sul pezzo. La Williams, invece, non sembra avere gli strumenti per fare tanto meglio della scorsa stagione. McLaren, costrette ad affrontare diversi problemi.
Ora mancano solo pochissimi giorni per capire veramente se questi test sono stati reali o qualcuno si è nascosto, oppure se li hanno aiutato a risolvere problemi ed essere subito competitivi.
foto e media F1
Scritto da Fabio Paradiso