FERRARI TRA LUCI E OMBRE

Il problema della sospensione posteriore e la sfida con McLaren
L’ultimo weekend di gara ha regalato sensazioni contrastanti per la Ferrari. Nella puntata di Numbers, Mirko e Fabio hanno discusso della situazione con Federico Albano, che ha analizzato nel dettaglio le prestazioni della scuderia di Maranello, evidenziando punti di forza e criticità.
Una Ferrari competitiva, ma con un problema da risolvere
Il fine settimana è stato caratterizzato da buone performance della Ferrari sia in qualifica che in gara. Tuttavia, alcune difficoltà sono emerse durante la corsa, portando Albano a ipotizzare due possibili cause: o una strategia errata, cattiva gestione del retrotreno che ha penalizzato il passo gara, oppure – ipotesi più credibile – un problema meccanico legato alla sospensione posteriore.
Un aspetto cruciale è l’altezza da terra della vettura. La squalifica di Lewis Hamilton ha confermato quanto questo parametro sia determinante per le prestazioni. Il tema principale è il comportamento del posteriore: deve essere morbido per assorbire le sollecitazioni, ma se risulta troppo rigido, la monoposto subisce contraccolpi più forti, costringendo il team ad alzare l’assetto della vettura, con evidenti ripercussioni sul bilanciamento. Questo problema potrebbe essere collegato anche alle difficoltà incontrate a Melbourne.
Hamilton ha cercato di compensare lo squilibrio spostando il bilanciamento in avanti, ma così facendo ha reso la vettura neutra, compromettendo la sua capacità di gestione della monoposto e influenzando negativamente la prestazione.
Leclerc, il bilanciamento e l’usura gomme
Anche Charles Leclerc ha dovuto affrontare delle complicazioni, in particolare un problema all’ala anteriore che ha influenzato il bilanciamento della vettura. Questo ha causato un effetto di sottosterzo, portando a un maggiore consumo delle gomme. Nonostante ciò, il pilota monegasco ha mantenuto un buon passo gara, trovando una monoposto più guidabile, seppur al prezzo di un’usura più rapida degli pneumatici.
Il vero nodo da sciogliere resta comunque il posteriore della SF-25. Questo elemento porta a un’usura eccessiva del fondo vettura, in linea con quanto accaduto la scorsa stagione, quando la sospensione posteriore faticava a reggere il carico aerodinamico.
McLaren il vero avversario della Ferrari?
Analizzando i dati, Albano evidenzia come, una volta risolto il problema al posteriore, la Ferrari possa diventare la seconda forza in griglia. In questa prospettiva, il duello per il secondo posto nel mondiale costruttori potrebbe spostarsi da Ferrari-Red Bull a Ferrari-McLaren, con una sfida più serrata tra Maranello e Woking rispetto agli anni passati.
Se la Ferrari riuscirà a correggere le sue debolezze, potrebbe emergere come il principale avversario della McLaren, aprendo scenari interessanti per il prosieguo della stagione.
Scritto da Christian Pio Gragnaniello
Foto: formula1.com