FERRARI: TRA CERTEZZE E NOVITA (1ª parte)

Martedì 14 febbraio è stata presentata la monoposto di casa Ferrari: la SF-23. La vettura in questione costituisce un’evoluzione della monoposto della scorsa stagione. A partire dalle pance, si può notare come esse siano l’eredità dell’ormai ex Team Principal Mattia Binotto, il quale aveva già preannunciato una certa continuità sul lato aerodinamico.
Le sospensioni non presentano variazioni, se non in minima parte, così come la configurazione aerodinamica del cofano motore.
Una modifica, invece, molto rilevante riguarda la rimozione della scatola guida dalla parte alta, in cui si trovava nel 2022, per operare uno spostamento verso quella bassa, abbassando così il baricentro; in questo modo, i due tiranti dello sterzo si trovano all’interno dei triangoli inferiori. Cosa comporta ciò? Principalmente, un netto miglioramento in termini di aerodinamica.
Per quanto riguarda il telaio, esso deve adattarsi alle nuove gomme Pirelli, caratterizzate da maggior rigidezza, ma con un contatto a terra migliore rispetto all’anno precedente. Pertanto, le sospensioni devono assorbire adeguatamente le asperità della pista e far respirare il fondo per ottimizzare le prestazioni.
Un’area che è stata rivista è sicuramente quella legata all’aerodinamica, la quale è stata ottimizzata ma non stravolta, come è stato invece fatto in casa Aston Martin e Mc Laren: è stato integrato un nolder, stile Mercedes, sopra l’halo, migliorando così il controllo dei flussi direttamente sulla presa dinamica e sono state aggiunte due pinne poste a lato dell’halo, affianco al casco del pilota, per indirizzare i flussi più in basso, verso le pance, ai fini di un miglioramento della quantità d’aria gestita dall’alettone posteriore.
Non ci resta che aspettare di vederla in pista per la preparazione della prima gara della stagione.
foto e media Ferrari, ChronoGP
Scritto da Carlotta Rossi