C'È UN PROBLEMA DI GOMME IN F1?

Il Gp di Suzuka si è rivelato essere più soporifero del previsto: i primi 10 sono arrivati come sono partiti, ad eccezione di Hamilton che ha preso la posizione su Hadjar dopo poche tornate. Il layout di certo non aiuta, e la singola breve zona DRS sul rettilineo principale non è sufficiente da permettere ai piloti di poter attaccare l’auto davanti. Si dice che serva avere almeno 8 decimi di vantaggio per un sorpasso pulito.
A tutto ciò si aggiunge una gomma Pirelli molto performante ma altrettanto resistente, che toglie variabilità con il gioco delle strategie.
“L’aspetto positivo è che i nuovi compound hanno mostrato maggior resistenza meccanica, che era il nostro obiettivo per ridurre il graining” , ha dichiarato Mario Isola prima della stagione. Proprio nel 2024 l’argomento principale in termini di gomme era il graining, che costringeva spesso i team a dover gestire gli stint e a passare alla doppia sosta. Tuttavia quest’ anno si è voluto limitare questo fenomeno- Il risultato è evidente: tutte le prime 3 gare hanno avuto gare annunciate ad una sosta, con Melbourne che a causa delle condizioni meteorologiche è passata a 2.
La casa italiana ha portato per il GP di Giappone le mescole più dure. Proprio le mescole C1 e C2 sono state aggiornate quest’anno per fornire maggiore grip e ridurre il divario prestazionale rispetto alla C3. Questo cambiamento avrebbe dovuto offrire ai team più flessibilità nelle strategie di gara, cosa che in realtà non si è verificata. Sia in Cina che in Giappone le gare sono andate via linearmente con una gomma che non perdeva performance e con conseguenti strategie ad 1 sosta.
Una gomma costante permette ai piloti di poter spingere, ma annulla qualsiasi possibilità di undercut o overcut:
Russel appena si è fermato al giro 19 è riuscito a mettersi subito su tempi ottimi obbligando i piloti davanti a copiare la mossa. Infatti allungare lo stint sarebbe stato solo una perdita di tempo, in quanto montare una gomma dura più avanti non avrebbe comunque consentito il sorpasso.
Nella tappa giapponese è bene ricordare come il principale decadimento della gomma sia dal punto di vista termico. Le temperature di 13 °C dell’aria hanno sicuramente influenzato in questo senso, ma è innegabile come anche il venerdì del Giappone (con temperature più alte) e i precedenti appuntamenti non sia sia mai visto cenno di degrado.
C’è un problema di sicurezza?
Come detto in precedenza, i treni più duri sono stati ammorbiditi per permettere più scelta di gomme per la gara, tuttavia ciò porta ad un'usura maggiore. Non sempre maggiore usura significa maggior degrado. Un esempio lampante è il GP del Qatar del 2024: tutte le squadre hanno portato per oltre
metà la gara la gomma del primo stint perché i tempi si abbassavano, ma questo ha portato al cedimento della carcassa dell’anteriore sinistra di Sainz e Hamilton. Per una Formula 1 in cui i centesimi valgono file di schieramento è chiaro come fermarsi prima quando c’è ancora prestazione sia un rischio, sia per il traffico che per un eventuale ingresso di una SC. Stella l’ha specificato nel post gara: "era evidente che il degrado era basso, quindi penso che se poi si perde una posizione con una Safety Car, dopo non la recuperi più Kimi Antonelli è rimasto a lungo fuori nel primo stint perché non aveva posizioni da perdere, mentre i tempi continuavano a scendere. Proprio nell’ultimo giro il pilota italiano ha cominciato a sentire vibrazioni, perdendo 3 decimi nel primo settore rispetto al giro precedente. Quindi è stato costretto a fermarsi per proteggersi da Hamilton ed evitare possibili forature.
Il passo di Kimi, come tutti, è sempre in discesa (no degrado)
In sostanza appare evidente come qualcosa non sia proprio azzeccato. Prendendo la media dei sorpassi dei passati circuiti c’è stato un calo del 16%, nonostante la gara pazza di Australia. Pirelli svolge ciò che viene chiesto dalla federazione e dai team, ma pare che soprattutto i piloti non siano soddisfatti.
“Negli ultimi due weekend la strategia è stata fin troppo semplice: una sola sosta e via. Penso che quando si riasfalta una pista, Pirelli dovrebbe considerare mescole più morbide. Le hard di oggi duravano all’infinito” ha dichiarato Russell dopo la gara.
Anche nel retro podio c’è stato un simpatico siparietto tra i primi 3, con Piastri che ha fatto notare come le uniche immagini highlights fossero quelle del “duello” tra Verstappen e Norris all’uscita box, con Norris che sorridendo ha sottolineato come quella fosse l’unica azione della gara.
Scritto da Giacomo Marzola
Foto: Pirelli e F1tempo.com