L’ARRIVO DI VASSEUR ? UN NUOVO INIZIO PER FERRARI

L’ARRIVO DI VASSEUR? UN NUOVO INIZIO PER FERRARI: SI PARTE DA UN MOTORE PIU’ EFFICIENTE!

SI PARTE DA UN MOTORE PIU’ EFFICIENTE!

“Quest’anno abbiamo davvero tutto per vincere!” Così Frédéric Vasseur, al debutto come team principal Ferrari, svela che il Cavallino ha tutte le carte in regola per ritornare ai “tempi d’oro”, a partire da un nuovo motore molto più affidabile. 


I PRECEDENTI - Il campionato 2022 si è rivelato essere molto insidioso per Ferrari, soprattutto con alcuni ritiri di troppo. Più di una volta, infatti, Charles Leclerc è stato costretto a fermare la macchina per problemi legati alla Power Unit proprio quando si trovava in testa alla gara: ne è un esempio il GP di Spagna. Per gli ingegneri ferraristi, dunque, è diventata una priorità l’agire sulla conservazione, a discapito della velocità. Tutti questi fattori hanno determinato la mancata competitività, ma anche un punto di partenza per la costruzione della nuova monoposto 2023.


MENO POTENZA, PIÙ AFFIDABILITÀ – L’attenzione per un aumento della vita della Power Unit si è focalizzata in particolare sull’intercooler. Quest’ultimo ha la funzione di raffreddare la temperatura dell’aria di aspirazione del motore tramite degli scambiatori e portare di conseguenza maggiore quantità di carburante nella camera di combustione a parità di pressione. In Ferrari si è provveduto proprio a migliorare la capacità di scambio termico di questa componente andando a rendere più fitti gli scambiatori: ciò ha portato ad un’ulteriore diminuzione della temperatura del flusso d’aria, ma contemporaneamente alla perdita di spinta e conseguente pressione.


I POSSIBILI SVILUPPI – A Maranello si sta lavorando anche sul guadagno di qualche ulteriore cavallo: un lavoro reso alquanto difficile dalla normativa “congelamento motore”. Secondo quest’ultima i team fino al 2025 non potranno sviluppare alcune parti della PU, eccetto per questioni di sicurezza e affidabilità. Tuttavia, fonti vicine assicurano che alcune soluzioni consentite sarebbero già state trovate, in particolare sull’interazione tra il sistema ibrido e quello termico.

Ad esempio, l’MGU-H sarebbe stata potenziata, aumentando la capacità di conversione dell’energia termica dei gas di scarico in elettricità. Questo sviluppo dovrebbe risolvere anche il problema del turbo lag, il ritardo di risposta della turbina che avviene dopo aver premuto l’acceleratore, dal momento che il consumo energetico necessario per velocizzare la turbina si riduce. 

Inoltre, anche l’MGU-K avrebbe trovato ulteriore margine di miglioramento, soprattutto in termini di resistenza a tempi più lunghi di potenza e di rigenerazione. 

Tutto per il momento promette bene…anche se solo la pista potrà darne il verdetto definitivo.

foto: Motorsport.com

Scritto da Gloria Dal Bianco

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