GRAN PREMIO D’ITALIA: TRA RECORD E DUELLI DI SCUDERIA

GRAN PREMIO D’ITALIA: TRA RECORD E DUELLI DI SCUDERIA

Nella giornata di ieri si è svolto il Gran Premio che più accende i cuori di noi tifosi italiani: Monza è casa nostra. Tuttavia, proprio a casa nostra, in quello che è il Tempio della velocità, anche quest’anno risuona l’inno olandese. 

È Max Verstappen l’uomo dei record: il suo bottino domenicale consta della decima vittoria consecutiva. Nessuno prima di lui aveva centrato questo obiettivo.

Al secondo posto si è classificato il suo compagno di squadra, Sergio Perez, partito dalla quinta posizione. Un primo e un secondo posto che consacrano, ancora una volta, lo strapotere della RedBull, sempre competitiva ai massimi livelli in ogni sua componente, dal muretto, ai meccanici e, non di meno, ai piloti. 

Complimenti alla scuderia di Milton Keynes non c’è che dire, però tutto questo come si rapporta con lo show del Motorsport? La netta superiorità ormai è palese, però il fatto che persino la regia smetta di inquadrare il leader della gara come se fosse una realtà a parte fa riflettere. Ci stiamo forse abituando al primo posto di Max? Probabilmente sì, del resto 10 vittorie di fila non arrivano per gioco o per miracolo, ma dal connubio di una monoposto che pare priva di ogni minimo difetto e un pilota che, ad oggi, sembra non avere rivali. Questo però tutto giova meno che allo show di cui parlavo prima. 

Tuttavia, benché questo dominio RedBull sia pressoché incontrastato, nella prima parte della gara i tifosi italiani (specialmente) hanno sperato di poter affondare almeno questo colpo, con un Carlos Sainz nettamente in forma che ha tenuto testa a Max fino al 15esimo giro, dovendo poi cedergli il primo posto, e con un Charles Leclerc tenace e astuto. 

In questo Gran Premio il vero spettacolo ce l’hanno regalato proprio i due piloti della Rossa, con un duello tra compagni di squadra molto corretto, rispondente in pieno al fair play, ma anche molto acceso, specie verso le battute d’arresto della corsa. 

La strategia del monegasco di non perdersi eccessivamente nella battaglia con Perez (ovviamente dico “eccessivamente” in base a quello che Charles ci ha sempre abituati a vedere) e di risparmiare le gomme per provare a beffare il terzo posto del podio al compagno di squadra, seppur molto astuta e intelligente, non ha però portato al risultato sperato. Le due Ferrari hanno infatti chiuso terza e quarta. È Carlos, quest’anno, a portare il rosso sul podio, mentre l’anno scorso lo aveva fatto Charles con un ottimo secondo posto, a soli 2 decimi da Verstappen. 

Cosa ci lascia questo Gran Premio? Sicuramente un Verstappen che annusa sempre di più il profumo del suo terzo titolo mondiale ma, d’altra parte, abbiamo visto una Ferrari in grande forma, competitiva sin dalle prove libere, la prima degli “altri” come piace dire a qualcuno.

Che sia finalmente la svolta che tanto auspicava la scuderia di Maranello? Speriamo. 

Nel frattempo, The Flying Dutchman continua a prendere il volo…

foto di formula1.com

Scritto da Carlotta Rossi

F1, Redbull, Ferrari, Motorsport

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