FERRARI VS MCLAREN, IL MINI-DRS È STATO DECISIVO?

FERRARI VS MCLAREN, IL MINI-DRS È STATO DECISIVO?

La stagione 2024 si è conclusa con una lotta serrata tra Ferrari e Mclaren, con quest'ultima che ha avuto la meglio per soli 14 punti. Il team di Woking è riuscito con l'aggiornamento di Miami a portare una macchina in grado di lottare costantemente per le vittorie, qualunque fosse la condizione climatica o il layout del tracciato. Tra le armi vincenti del successo c’è sicuramente la flessibilità delle ali, dove la Mclaren ha saputo spingere il concetto al limite del regolamento. Il tema più discusso è stato quello del “mini-drs”, ovvero la flessione dell’ala posteriore ad alta velocità che portava ad una piccola apertura del flap proprio come se fosse un DRS. Questo sistema è stato scoperto al termine del GP di Baku grazie alla telecamera posteriore montata sulla monoposto di Piastri ed ha scaturito non poche polemiche, dato che quest'ultimo si è trovato a lottare per la vittoria fino all'ultimo giro con Leclerc. Ma il vantaggio di questo mini-DRS è stato davvero decisivo?

Per andare ad analizzare l'effetto di questo fenomeno, andiamo a confrontare i giri più veloci in qualifica del weekend tra i due contendenti alla vittoria.

Possiamo notare come sul rettilineo del traguardo la velocità tra i due piloti è di 2 km/h in favore di leclerc, ma prima dell'apertura di entrambi i DRS la situazione era ribaltata, con Piastri che riesce a guadagnare qualcosa prima della linea di apertura del dispositivo.
La situazione è però diversa con entrambe le vetture a DRS chiuso. Prendiamo un giro di simulazione di gara di FP2 in cui entrambi i piloti non usavano DRS e non hanno preso scia. Il tempo è nettamente differente, ma sul rettilineo un eventuale diverso carico di carburante non è così influente.

Quello che prendiamo in considerazione è solo il rettilineo d’arrivo, poichè negli altri allunghi Piastri ha usato DRS. In questo caso notiamo una situazione completamente diversa al traguardo, con l'australiano che riesce ad essere addirittura 8 km/h più veloce del pilota monegasco. Infatti nel secondo grafico si vede come la linea arancione scende (cioè che la Mclaren che guadagna sulla Ferrari), cosa che non avviene nel primo grafico. Questa è una situazione abbastanza particolare, in quanto solitamente 2 macchine diverse mantengono lo stesso gap di velocità sia a drs chiuso che a drs aperto, con qualche differenza che può nascere a seconda della scelta dell'ala o dall'erogazione della batteria.

Questa anomalia è stata probabilmente una sorpresa per Leclerc ed il suo team, che si sono trovati di fronte ad una vettura più veloce delle aspettative guardando i dati telemetrici della qualifica. La freddezza ed il grande talento di Piastri hanno fatto il resto, riuscendo ad impedire qualunque attacco del pilota Ferrari.
All inizio del weekend di Singapore la FIA bandi definitivamente quell’ala, ritenendola comunque “regolare” per aver superato tutti i test statici imporsi dalla federazione stessa. A tre mesi di distanza il direttore tecnico della Red Bull è tornato sull’argomento: “ci sono sempre delle zone grigie nei regolamenti, ma se guardi l’ala posteriore della McLaren, mi dispiace, ma era oltre una zona grigia. Il campionato sarebbe potuto andare diversamente.”

A motori spenti si Può affermare che senza il mini-DRS la classifica finale sarebbe potuta essere diversa. La storia della F1 ci insegna che chi riesce a spingersi sempre al limite del regolamento senza oltrepassarlo ha un grande vantaggio. La McLaren ha saputo farlo al meglio, oltre che realizzare una monoposto di per sé molto competitiva. Un'arma vincente, che ha portato il titolo iridato a Woking che mancava dal 1998.

 

Scritto da Giacomo Marzola
Media: Sky sport e f1-tempo.com

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