FERRARI F1: IL PUNTO SULLO SVILUPPO DEL MOTORE 2026
TRA PROGRESSI, INCOGNITE E CONFRONTO CON MERCEDES
Lo sviluppo della nuova power unit Ferrari, in vista del rivoluzionario regolamento tecnico 2026, sta entrando nella sua fase conclusiva. Dopo mesi complessi e segnati da ostacoli tecnici, a Maranello si respira un cauto ottimismo: il lavoro sulla parte endotermica e su quella ibrida procede, e i diversi componenti del motore stanno finalmente girando in modo coordinato nelle celle di prova.
Problemi iniziali e progressi recenti
Nella prima parte del progetto, Ferrari ha dovuto affrontare alcune difficoltà significative.
In particolare:
- Test dei monocilindri: si sono verificati problemi che hanno rallentato l’avanzamento degli sviluppi
- Parte ibrida: la generazione di potenza a banco non soddisfaceva gli obiettivi iniziali, costringendo gli ingegneri a rivedere approcci e materiali
Ora, però, la situazione appare in miglioramento. Tutti i componenti della power unit — endotermico, MGU-K, batteria e sistema di controllo — sono in fase di test coordinati, e sono stati già eseguiti diversi cicli di cambio, fondamentali per verificare la tenuta e il comportamento dinamico dell’insieme.
Si tratta comunque ancora di test esclusivamente in cella, e non è possibile trarre conclusioni definitive prima delle prove su pista.
L’attesa dei test in Spagna e l’importanza degli aggiornamenti
Il primo vero banco di prova sarà rappresentato dai test in Spagna, nei quali si passerà dai dati statici a quelli dinamici. Solo allora si potrà capire realmente:
- la competitività iniziale della PU Ferrari 2026
- il livello di affidabilità, ad oggi ancora incerto
- quanto margine di sviluppo esista nei primi mesi del mondiale
Fonti interne indicano che una parte significativa del campionato 2026 sarà decisa dagli aggiornamenti durante la stagione, complice la nuova natura delle power unit, molto più dipendente dall’efficienza del sistema ibrido e dalla gestione energetica.

La situazione Mercedes: avanti nei test, ma non senza problemi
Secondo indiscrezioni che circolano all'interno del paddock e a Maranello, Mercedes sarebbe più avanti nella fase di sperimentazione rispetto a Ferrari. Tuttavia, anche la casa di Brixworth si troverebbe di fronte a difficoltà non trascurabili.
Sul fronte della prestazione pura, nessuna delle due squadre avrebbe ancora raggiunto livelli soddisfacenti. Inoltre, la grande incognita riguarda l’affidabilità, che al momento resta un punto interrogativo sia per Mercedes sia per Ferrari, complice la complessità del nuovo regolamento e l’elevata richiesta di potenza elettrica.
Conclusioni
Il cammino verso il 2026 è ancora lungo e ricco di incognite. Ferrari sembra aver superato una fase critica, ma solo i test in pista riveleranno il reale stato di forma del nuovo motore. Mercedes, pur essendo in una posizione lievemente più avanzata nella sperimentazione, non appare al riparo da problemi analoghi.
Il prossimo anno potrebbe essere segnato da un forte sviluppo in corso di stagione, e chi saprà evolvere più rapidamente — in prestazione e soprattutto in affidabilità — avrà la chiave per affrontare al meglio la nuova era della Formula 1.
Scritto da Marco Ferrari
Foto: Formula1